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L'umiliazione di un uomo che non capisce perché muore..
Autore: adriana (Moderatore)
Data: 01/08/07 22:11

Era un uomo vecchio, ma sano.
Fino a tre anni prima saliva sugli alberi e li potava.
Era già maloccluso, aveva denti abrasi, denti bassi, ma era forte ancora.
Si teneva diritto per forza di volontà. Ci riusciva ed era contento. Era stato un Corazziere, anche se il piu' basso di tutti.
Era stato un cuor contento. Sempre allegro. Si sentiva forte come un giovanotto, sollevava le pietre sulle spalle. Si sentiva immortale.

Tre anni prima gli estrassero i denti laterali sinistri senza pensarci troppo. Si muovevano. Rimase senza. Si consumarono in pochi mesi i denti anteriori. Nessuno pensò a sostenere la mandibola con uno scheletrato. Tantomeno il dentista. Perché uno scheletrato ? L'uomo era vecchio...

Masticava ormai solo a destra. Diceva di sentirsi bene; ma non stava piu' in piedi. Nel giro di due mesi incomincio' a piegarsi tanto da non aver neppure la forza di alzarsi da solo dalla sedia.
Il medico diceva che non aveva niente. Era sano. Che era solo vecchio.

E lui si accorgeva di essere diventato storto. Gli faceva male il collo. Aveva trovato una posizione per sentirlo di meno. Aveva un ronzìo alle orecchie che cercava di eliminare con delle gocce. Aveva il viso affaticato. Non rideva più. Poca voce. Non gridava piu'. Gli mancava il fiato. Si preoccupava di prendere le medicine agli orari giusti. Credeva in quelle.
Usava il bastone. Faceva persino fatica a tenere gli occhi aperti. Gli tremavano le mani e non voleva farlo vedere. Le gambe cedevano. Con fatica cercava di conservarsi dignitoso nel vestire, nel parlare, nel riordinare le sue carte, le sue cose. E di notte aveva paura a dormire da solo, si angosciava, non voleva sentire discorsi complicati, chiedeva silenzio, si agitava, e ogni tanto chiamava la Guardia Medica. E si affidava a loro sorridendo di speranza.

Faceva una corsa ll'Ospedale e poi il mattino lo riportavano indietro con una medicina nuova inutile.
Cercava con i ricostituenti di ritrovare l'energia che gli sfuggiva.
Respirava adagio con fatica, attento ad ogni sensazione del suo corpo, ai ronzii delle orecchie, alla gola secca; pensando ormai solo a come rimettere in funzione il suo corpo, pensando che i medicinali lo potessero riportare alla vita, che i Medici potessero capire il perché del suo sentirsi mancare...povero veccho ex-Corazziere fiducioso nella Medicina che invece lo stava tradendo.




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  L'umiliazione di un uomo che non capisce perché muore..   adriana   01/08/07 22:11


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