Le memorie negative di un'infanzia difficile, comune a chi da bambino soffriva già di sbilanciamento e quindi di ipersensibilità, di timidezza, di sensi di inferiorità che si trasformano negli anni in ansia, in soggezione, e timore di affrontare situazioni nuove o persone sconosciute...
queste memorie e situazioni psicologiche che disturbano e rendono la vita difficile scompaiono nel momento in cui, bilanciandosi di mandibola, la postura migliora...

e quindi il disagio psichico che rappresenta un disturbo della personalità così come la tendenza a parlare troppo, a non ascoltare gli altri, ad essere aggressivi o bugiardi, ad emozionarsi facilmente tanto da tendere al pianto piu' che al riso....questi disturbi che sembrano patologie disparate tra di loro, sono invece aspetti diversi di collegamenti nervosi disturbati da una mandibola che lavora non come dovrebbe...

E' vero che a formare la personalità ovvero l'individualità mentale di ognuno concorrono il patrimonio genetico e le esperienze della vita.
Ma anche un terzo fattore gioca un ruolo decisivo: l'occlusione e quindi l'assenza o la presenza di disturbi sulle vie di trasmissione neuro-muscolare.

Non è quindi il caso che decide la struttura di alcune importanti connessioni del cervello, perché se così fosse l'umanità sarebbe in balìa del caos e quindi irrecuperabile: Mentre il bilanciamento mandibolare modifica la personalità ovvero l'individualità mentale del maloccluso di qualsiasi età, riportandola nella norma.

Eventi avversi dell'infanzia o della maturità non hanno alcun strascico nel ben occluso, mentre hanno un'importanza esagerata per il maloccluso.
Un accumulo di impulsi o sensazioni negative puo' sfociare in un raptus.
Il benoccluso accumula invece pochi stimoli negativi. Non hemorie tali da condurlo a gesti estremi. E' cosciente dei suoi limiti e delle sue capacità.
Ha obiettivi ragionati.
Non bisogna dimenticare pero' che anche le memorie negative possono essere fruttuose. Possono sfociare verso traguardi ambiziosi ed utili alla Comunità.