Autore:
carmine (82.59.138.---)
Data: 10/12/13 21:48
Basta fare un giro alla Posta e aspettare il proprio turno di circa un'ora per osservare il futuro. Non della spedizione da farsi ma del futuro della nostra occlusione e in definitiva della nostra vita.
Gli anziani sono presenti in grande numero, entrano barcollanti e spesso guardandosi attorno spaesati, parlano tra loro di argomenti ovvi ma che creano in loro tanta preoccupazione, cercando di tenersi dritti come possono con bocche vuote, mancanza di settimi, spesso anche protesi che fanno scivolare in avanti la mandibola in protrusione mentre parlano, bastoni e treppiedi, schiene curve, braccia e mani tremanti, sguardo non focalizzato, perso e sofferente. Quelli che sono meno curvi hanno altri problemi muscolari, meno evidenti e più sotterranei, Si vive adattandosi alla lenta o veloce progressione di quei problemi posturali, vivendoli come "età", "vecchiaia", ineluttabilità.
La rigidità dei movimenti è altissima eppure le persone vivono. Si avrebbe non tanto meraviglia a capire come mai ci sono tanti sbilanciati con tanti sintomi e patologie ma la meraviglia sta nel come mai resistono, nonostante le malattie. L'uomo è davvero resistente nonostante quello che si vuole far credere in giro. Se non fosse così tanti cedebbero sotto il peso dei sintomi invalidanti eppure stringono quei pochi denti e proseguono, peggiorando via via ma resistendo, cercando di sopravvivere. Non certo di vivere ma l'istinto di sopravvivenza e di rassegnazione è fortissimo.
Quanto velocemente potrebbero tornare invece a vivere e tornare per lo meno dritti e lucidi mentalmente, più agili e scattanti e più sorridenti.
Sarebbe bello se tutti pian piano, anche coloro che si considerano "vecchi" e senza speranza di risollevarsi, imparassero le connessioni tra ciò che crea la bocca in un corpo e la capacità almeno di avere protesi e denti mediamente bilanciati con fosse e accenni di stop di retrusione e buone guide impostate e controllate semplicemente in autonomia. Non solo sarebbe bello ma dobbiamo renderlo fattibile informando il più possibile.