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Re: La dura vita del Bilanciante 2° parte
Autore: carmine (151.26.159.---)
Data: 08/08/13 10:44

BREVISSIMO EXCURSUS FILOSOFICO
Non esiste infatti una regione del corpo più carica di simbolismi e significati, non è infatti la bocca nemmeno paragonabile agli organi generativi. Infatti genera la bocca genera la Parola, il verbo, genera i sapori, la digestione con la saliva e la masticazione, genera il sorriso o il pianto e quindi con la muscolatura l’estetica del viso e delle espressioni. E’ rapporto di connessione col mondo e con la profondità interiore, L'anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos, «soffio», «vento»); nell'ebraismo la parola viene espressa come legge, il soffio, l’emissione del respiro, Ruach (ebr. רוח): il termine Ruach, da cui Ruach haQodesh (Spirito Santo), è in greco pnéuma. Pnèuma che significa "respirare" o "soffiare", e si ritiene che anche l'ebraico rùach derivi da una radice che ha lo stesso significato, ed indica l'alito vitale comunicato da Dio all'Uomo. Per Ruach Chayim Nishmat si intende lo spirito "succhiato dalla Shekhinah". Sono tutte azioni che è possibile solo se si pensa alla "bocca".

La bocca è espressione del benessere e del malessere, nella bocca la madre di Krishna, Yasoda, gli vede l’universo intero, in Gesù è la Parola espressa che è parte fondamentale dell’insegnamento. Non può esistere religione muta, né una società muta, né priva di espressione. Non si può non comunicare. E la comunicazione parte dal cervello ma si esprime con la bocca, principalmente. La trasmissione scritta è di molto successiva a quella orale.


IL BILANCIANTE TOCCA IL SUOLO SACRO
Toccare l’ambito sacro della bocca in cui viene culturalmente racchiuso da chi non ne sa nulla né vuole sapere (basta che non si senta dolore) e che l’ambito professionale medico tiene cosi tanto a far si che non venga minimamente scalfita sbilancia tutti e tre i soggetti che ne abitano. Il medico non ascolta se non è un altro medico, il tecnico pensa di essere un semplice artigiano mentre dovrebbe sentirsi un architetto dell’occlusione, costruendo i manufatti, con una dignità sicuramente maggiore a livello di collaborazione col medico di quella che ha attualmente, viste le direttive che datate fine ottocento non sono mai state aggiornate e il paziente (che è il depositario della bocca da curare) non ne vuole sapere, pago (tanto, troppo) e quindi avrò sicuramente quello che chiedo, anche se non so nulla di occlusione, delle mie sensazioni fisiche. Come si diceva poc'anzi, basta che sia indolore.

Così facendo il paziente quando rompe il tabù culturale passa tra “i nemici”. E’ nemico dei parenti, perché si mette addirittura a lavorare sui denti, è nemico dei medici che si sentono mancare la terra sotto i piedi, invasi nel loro territorio d’elezione, da secoli, è nemico degli amici che iniziano a prenderlo in giro, è nemico di se stesso perché la malocclusione lo fa sopravvivere male, fisicamente e psicologicamente. E’ una vittima che quando inizia a diventare artefice della propria salute diventa, agli occhi degli altri, un folle.
Se va bene uno strampalato…se va bene.

IO MIGLIORO, MA GLI ALTRI?
Però la persona migliora, sta bene, ma gli altri no….Inizia a valutare tutti gli altri e magari ci riesce pure..Sa capire un Precontatto al volo e sente che non ha mai avuto tanta energia e voglia di fare e di vivere.
Ma niente…per gli altri se stavi male DEVI stare male, devi continuare un po’ a lamentarti, un po’ a stare benino, comunque a peggiorare con gli anni..

"E' l’età", "E' il destino umano". "Non andare controcorrente". "Non fare come il salmone che va a ritroso su per i fiumi e i torrenti"…"torna in te", "Fatti operare chirurgicamente", "Vieni in palestra che passa tutto", "Dai, prendi questo farmaco a me fa effetto", "Su, segui questa cura", "Segui questo genio", "Questo luminare….".."Ho sentito dire che è bravo…"
Sono le Sirene di Ulisse..fatevi attaccare per bene e proseguite, perché i sensi di colpa e i ricatti morali saranno all'ordine del giorno.."O me, o il trapano"…E' successo anche questo.

INDIETRO NON SI TORNA!
Perciò non sono i termini e le regole e i precontatti a non essere comprensibili ma la barriera culturale epocale che avete rotto, definitivamente perché indietro non si torna…Non è difficile capire lo Stop di Retrusione, anzi è facilissimo ma andare contro "il sistema" non è facile..se non lo ha scoperto nessuno e nessuno lo sente, lo Stop non dovrebbe, per gli altri, esistere, essere individuabile...benchè meno il Freeway-Space.
La mente cerca di mentire a sé stessa durante il Bilanciamento. E’ come una scimmia, divaga e fa scherzi e si prende gioco della persona che si bilancia con pazienza. Perché le sensazioni, essendo sbilanciata la mandibola, sono confuse, poco chiare, mai concettualizzate prima, mai sentite prima…infinitesimali. Eppure sono quelle che salvano.

SENSAZIONI SENSAZIONALI
Senza sensazioni, ottuse da farmaci, droghe, impossibilità fisiche, mancanza di molti denti, la strada al bilanciamento è sbarrata.
La difficoltà delle sensazioni è questa, la perdita di pazienza è che la mente pensa di andare contro un sistema più grande di essa stessa, pensandosi inadatta. E invece non è così. Quando la mente inizia a blaterare l’unica cosa da pensare sono i contatti…se i test danno tutti la precisa indicazione che c’è da rialzare un dente e la cartina scivola, non vi è motivo per pensarci su. Bisogna rialzare.

APRIRE GLI ORIZZONTI CULTURALI DEL NOSTRO TEMPO
Il blocco è quindi mentale non di cognizione o intelligenza, non di capacità manuali o mnemoniche, solo culturale. Certo poi si corre il rischio di passare dal’altro lato, ovvero di pensarsi troppo bravi, troppo geniali, troppo “avanti” rispetto agli altri…trasformando la parola “sbilanciato” in offesa gratuita. Il bilanciato avendo vissuto i due versanti esistenziali sa essere sufficientemente umile per non considerarsi superiore agli altri ma sufficientemente forte per sostenere le proprie convinzioni.
Ma è chiaro che le vere rivoluzioni, corporee e mentali si attuano solo cambiando la cultura propria, non quella altrui.
Gli altri in questo caso vengono dopo.
Se vogliono…

Per convincere gli altri, lavorate su voi stessi.

[C.M.]




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