Dunque, afferma che la forza del metodo appim risieda nel fatto che sia il paziente il protagonista, e che per raggiungere la simmetria muscolare (occlusione ideale) non sia possibile intrinsecamente affidarsi a strumenti diagnostici esterni, in quanto siano le sensazioni (manovre muscolari-precontatti individuati) del paziente a guidare, ad essere bussola verso la meta simmetria muscolare;

le vie "ufficiali" invece, pensano che il paziente non abbia un ruolo di rilievo nell'indicare cosa non va e cosa va, ci si affida agli strumenti diagnostici, all'osservazione esterna del terapeuta, con la convinzione che basti ciò a raggiungere il risultato;

è corretto ?


Saluti.