Precisiamo. Anzitutto esistono dei casi gravissimi che possono essere affrontati soprattutto utilizzando un intervento chirurgico...
ma non è inutile ripetere quello che su questo forum è stato detto piu' volte, che secondo la nostra esperienza le malocclusioni possono trovare soluzione senza intervenire sull'osso, bensì solo modificando i punti di sostegno dei denti dell'arcata inferiore...
anche quando il mento appare deviato o protruso o retruso rispetto alla norma...
il fatto è che i pazienti vengono avviati in sala operatoria anche in casi risolvibili con semplici spessoramenti...il fatto di far combaciare delle arcate dentarie non significa risolvere una malocclusione...ma comunque il combaciamento dei denti quando manca non è così complicato visto che disponiamo di materiali adatti e di calchi in gesso e di conoscenze sufficienti sulle regole di occlusione...
e il fatto di dover riposizionare una ATM non è impossibile purché si sappia vedere il malposizoinamento muscolare...e non solo quello scheletrico...

i dubbi che dividevano i vari Gnatologi sono passati in seconda linea davanti ai test muscolari di controllo messi a punto dall'Appim...
ma a Roma è diffusa l'abitudine di suggerire l'intervento chirurgico e così a Genova, a Milano, a Verona...ovunque vi siano cliniche odontoiatriche bisognose costantemente di denaro ...

Il nostro punto di vista si riassume così:

- diffidate di chi vi suggerisce l'intervento basandosi su tracciati e RX;
- il chirurgo maxillo-facciale non puo' essere contemporaneamente un buon chirurgo e un buon dentista
- il dentista che affianca il maxillo-facciale deve sapere come primo passo bilanciare l'ATM lavorando sui denti inferiori e poi se del caso suggerire l'intervento estetico...
- intervenire da subito significa far combaciare i denti, lasciando il paziente in balìa di scivolamenti e tensioni e asimmetrie muscolari...
- estrarre denti di sostegno non significa risolvere la disgnazia se non a livello estetico...non basta...
- il paziente dopo l'intervento crederà di star bene fino al momento in cui si renderà conto di non poter accettare la nuova reimpostazione muscolare...
- e quindi richiederà nuovi interventi, fino al momento della rassegnazione..

Roma soprattutto è abilissima nel tentare i pazienti con discorsi persuasivi....li sta convogliando tra le braccia dei chirurghi ...basta con questi interventi..

Una volta erano i medici che facevano la medicina autosperimentando i farmaci e i rimedi. Oggi non piu'...Oggi essi attirano pazienti, spaventandoli, prospettando loro artrosi e malanni... confermando loro una mancanza di alternative e prospettando l'intervento come rimedio risolutore...
Il medico che non sa, non puo' prometttere, non puo' agire...e quello che forse sa non vuole istruire il pubblico; lo vuole ingenuo, fiducioso, ignorante e teme quello che dubita, che fa troppe domande, che chiede garanzie, risposte precise...

La conclusione di tutto cio' è questa: o i Medici si uniformano ai suggerimenti provenienti dalle nuove idee muscolari o il sospetto che la loro attività si fondi solo sul denaro diventerà così chiaro che ammettere il contrario sarebbe proprio come meritarsi la perdita cosciente della salute...