Autore:
Karmine71 (94.160.138.---)
Data: 09/10/09 11:48
Pancafit lo conosco molto bene,
nella scorsa palestra che frequentavo c'era l'insegnante che è anche padrona della palestra stessa.
Quella che insomma diceva che spesso viene gente da lei e le consiglia di far limare un precontatto e via, quando ce n'è bisogno...
Quella che insomma diceva che era impossibile che io stessi dritto dopo quello che ho avuto, quella che insomma diceva che io avevo un'idea della riabilitazione a senso unico e lei a 360° gradi, termine che odio..infatti vedevo gente che dopo Pancafit erano comunque maloccluse...
Se ti manca dimensione verticale ti manca e basta non si possono fare allungamenti corporei atti a farti tornare simmetrico il corpo, nel medio e lungo termine. Sul loro sito vedo:
Buonasera,
mi chiamo P. e sono laureato in scienze motorie. La scorsa domenica ho finito il 3/4 livello di pancafit e subito mi sono capitati 3 casi che mi hanno messo in crisi:
1) una signora di 40 anni con un dolore persistente sulla fascia lata sinistra e sul gluteo. Ha problemi alla lombare e dei problemi all’anca sinistra. Con artrosi.
2) forte dolore (torcicollo) lato destro da 2 settimane e non accenna a diminuire età 30 anni
3) signora di quasi 50 anni: rimozione da un anno utero a tenuto il sondino ureterale, cicatrice sensibile lamenta dolore sulla parte sinistra inguinale. Quasi sempre. Lamenta anche dolori cervicali
Come posso agire mi sento un po’ in panico
Grazie e resto in attesa di un gentile riscontro
LA MIA RISPOSTA:
1) Appendere la paziente ad una sbarra, provare con i test muscolari per far comprendere alla paziente i lati basso/alto, fare delle foto con un fondo bianco e uniforme sia a mezzobusto che intere e del volto per capire tracciando le linee correttamente la deformazione, farsi fare un calco in gesso della sua masticazione e ragionarci assieme seguendo le manovre, facendo capire alla persona il funzionamento del corpo secondo la Teoria Muscolare dell'Occlusione. Valutare se tutto ciò sia stato fatto correttamente incrociando i test.
Comunque come aiutino si può dire che molto probabilmente il lato destro sarà da alzare, in zona 5, 6, e 7. Soprattutto valutare i 7 e gli ottavi, se ci sono.
2) Valutare bene i premolari e i canini, e le guide canine, prima di ogni cosa. Poi un bite autobilanciato se possibile almeno di notte, all'inizio. E' di notte che i problemi al collo, per esempio, aumentano di più. Evidentemente dorme in posizione tale per cui aumenta la sintomatologia della sua malocclusione in atto. Se viene tollerato di notte e il giorno passa il torcicollo si potrà valutare di tenerlo sempre, come tutti gli altri auto-riabilitanti. In un caso simile in 2 giorni è passato il torcicollo così, in una persona cinquantenne. Ed è sparito completamente dopo molti mesi di sintomi.
3) Qui il caso è più delicato. Provare dapprima con i test possibili e se non è possbile appendere alla sbarra cercare con le cartine, i calchi e le foto e i denti in bocca della signora di trovare, con molto ragionamento, la soluzione più adatta.
Cosa viene invece risposto?
Buongiorno P.
i casi difficili sono proprio quelli che ci aiutano a crescere e diventare dei terapisti ogni giorno migliori.
(Filosofia di vita di quarto livello)
Se continuerai con questo lavoro ti capiterà sempre più spesso di trovarti di fronte a casi complicati; l'importante è fermarsi un attimo e chiedersi "io, con le mie conoscenze e quello che ho visto ai corsi base cosa posso fare?"
(Niente non puoi far nulla è chiaro...)
Innanzitutto una corretta e completa compilazione della scheda; già se fai bene una scheda avrai fatto la gran parte del lavoro perchè ti aiuterà a trovare la causa e quindi l'indicazione di lavoro.
(La scheda? Il protocollo?)
Comincia con il mettere dritto tutto quello che trovi storto, (!)
insegna la respirazione corretta (!)
e utilizza angoli aperti soprattutto nel caso col torcicollo. (!)
Tuttavia da quello che tu mi hai raccontato mancano in tutti i casi troppi particolari utili.
(Per me sono sufficienti)
Fai bene la scheda e tieni sempre presente le indicazioni che ti ho dato.
Buon lavoro
Prof.ssa Alida Cambieri
Brava professoressa, continua così e tieni sulle spine gli operatori e i pazienti...