Va bene ma quando mi hanno detto che era malocclusione tutto quello che avevo ed aveva un nome preciso mi si è accesa una lampada in testa grande quanto le luci della Galleria Vittorio Emanuele.
E non ho dato un momento di tregua per ottenere le informazioni pratiche e il bite per procedere con la prima fase, mettendo questo davanti a tutto il resto, anche Dio stesso (in quanto almeno lui mi avrebbe di certo perdonato vista l'urgenza..) per lavorarci giorno e notte.

Sarà una cosa italiana il fatto di parlare a vanvera essendo paradossalmente anche molto sicuri di sé. Ricordiamoci pure che siamo tra i primi al mondo come consumo di psicofarmaci..Siamo una popolazione schiacciata. Forse proprio per questo siamo pure quelli che hanno avuto la possibilità di riabilitarsi. Mi pare che Kierkegaard dicesse che dove c'è più tragicità, più dramma esistenziale, c'è anche maggiore probabilità di riscattarsi da questa.