Una delle opere d'arte che mi ha sempre interessato e non solo me ma secoli di studiosi, è l'immagine della "Melacholia" di Albrecht Durer, 1514.
Questa litografia è una delle opere d'arte rinascimentali più enigmatiche e studiate della storia dell'arte. Il significato dietro miriadi di simbolismi contenuti nella stampa, fanno riferimento ad una infinita speculazione (rimuginamento) filosofica e matematica oltre che alchemica, come era nel periodo.
Il simbolismo è continuo costante e vi è una dimensione di ossessività molto presente.
Vediamo non la Depressione quindi mabensì uno stato d'animo.

Melanconia deriva dal latino melancholia che a sua volta trae origine dal greco: mélas che significa nero e cholé che significa bile, quindi "bile nera". Si vede infatti nella foto un'atmosfera cupa, nera.
La donna guarda insoddisfatta un solido geometrico inconsueto, strano, assurdo, quasi impossibile pensare che possa stare in piedi senza cadere, pieno di spigoli, incoerente per l'architettura rinascimentale, così piena di nuovo classicismo. La luce è luminosa ma lontana, il putto angelico guarda da un'altra parte, si hanno le ali e non si può volare.

Commentiamolo con i nostri occhi:
1) Durer mette in mostra la malocclusione. I simboli vanno ad una ossessione matematica, di incastri di impossibilità di arrivare alla soluzione pur essendo l'artista un genio. E' un tormento interiore continuo. L'artista deve aver sofferto di malocclusione. In un celebre autoritratto del 1500 quindi purtroppo 14 anni prima, si nota già, pur nella sua simmetria notevole, che l'artista è basso a sinistra.
2) Come si regge la donna? Con la mano sulla guancia sinistra, appunto. Infatti probabilmente l'artista, estremamente egocentrico (adorava gli autoritratti) non ne fa più. Si vede sbilanciato, non simmetrico, incapace di venirne a capo pur con la sua conoscenza immensa per l'epoca.
3) Vediamo come sta con il gomito seduta, la donna, vediamo le gambe aperte con la veste lunga. A me che ho il bite mi sembra chiaramente una cuspide che non va in fossa: Cuspide=Gomito sinistro (lato basso) e Fossa=Gambe dischiuse a forma concava. Probabilmente non sapeva nemmeno lui cosa disegnava, il genio si esprime in senso universale spesso inconsciamente.
3) Quello strano solido geometrico potrebbe quindi essere e significare diverse cose, su più livelli: cuspidi che fanno male, incapacità di stare in piedi bene, un dente che fa male e non si capisce perché...un precontatto doloroso? Chissà. A quei tempi i denti cadevano o si tiravano. Non vi era soluzione. Leonardo da Vinci stesso, d'altronde, si è fatto crescere la barba lunghissima per non farsi vedere senza denti e a quasi 60 anni ne dimostrava 90..

Da tutto questo non può che generarsi non depressione ma melancholia, che è uno stato d'animo. Certo si è più intelligenti con questa malocclusione ma anche "neri", tristi, iracondi a volte, introiettati e frustrati.

Questa nuova visione potrebbe adattarsi molto bene alla figura, cui nessuno mai ha capito davvero il significato che non ha nulla di astruso ma è chiaro come la luce del sole luminoso che si vede in fondo. Ecco i benocclusi stanno dall'altra parte del lago..