Autore:
carmine (151.26.156.---)
Data: 10/10/13 17:39
PERCHÉ AMARSI E ACCETTARSI E' COSI' DIFFICILE?
Che cosa vuol dire amarsi? Amarsi è accettarsi, comprendere la propria unicità e riscoprire l'amore per quello che si è:
Amarsi però non vuol dire sopportarsi, restare col proprio carattere che ci incatena sempre agli stessi mediocri risultati e in balia degli sbalzi di esaltazione e delusione di sé. Non si può nemmeno avere ansia di cambiare se questo stato emotivo invece blocca il cambiamento. Dato che a sé stessi negli anni, pur non amandosi completamente, ci si abitua.
Bisogna amare il proprio corpo, fisico mentale ed emotivo e di conseguenza migliorarlo, comprendendo se stessi e apprezzarsi per l'impegno e non rincorrere altri che ci sembrano più amati di noi...In fondo nessuno si sente completamente amato. Si è continuamente alla ricerca.
Ma nessuno può prendersi cura tanto quanto noi stessi. Dobbiamo essere noi i nostri primi e più premurosi medici verso noi stessi. Ce lo meritiamo.
Difficile lavorare su questi aspetti però, si cade facilmente nelle vane parole, più facile operare sul corpo, tramite il Bilanciamento, soprattutto se queste ansie, depressioni, frustrazioni e sensazioni non facevano parte del nostro carattere ma sono scaturite dopo o in concomitanza di qualche lavoro scorretto ai denti, qualche sforzo muscolare errato, un piccolo incidente o situazione che ci ha chiarito che non siamo più al meglio di noi stessi, non siamo più al livello di qualche mese o anno fa..eppure si è ancora giovani. E non si comprende il perchè...
Tu stesso sei in grado di colmare quel vuoto interiore, facendo sbocciare quella sicurezza nascosta, quella forza di carattere e volontà sopita, quel vero Io che è la parte migliore di sé.
Purtroppo amare totalmente se stessi e il proprio corpo sembra quasi impossibile...Ci si prova ad amarsi ma è difficile, ci si sforza e nello sforzo tutto diventa appunto, non genuino. Manca lo slancio verso un'immagine ideale che non è la nostra..Supponiamo che lo sia, ma non lo è perché è impossibile immaginarsi altro da sé.
Ci si illude pensando che forse, un giorno non ben definito, nel futuro...forse ci si potrà arrivare, con sforzo e oltrepassando le difficoltà. Il pensare o il dire "Ma ci sto lavorando" presuppone un "lavoro" quindi uno sforzo di autoconvizione. Facile invece essere se stessi senza nemmeno convincersi nell'esserlo; senza lavoraci su ma anzi esserlo con naturalezza, senza pensarci su..E' facile stando dritti e solidi sulle proprie gambe, con il collo verticalizzato, le spalle che scendono normalmente e di altezza uguale, lo sguardo sereno e senza rughe e con il sorriso di una bocca che non scende da un lato...Sono le simmetrie di contatto dentario che ci interessano molto. Sono importanti per ritrovare l'amore in se stessi.
E tu, quanto ti ami?