Leggo così:

"Buongiorno a tutti voi, amici,

mi presento in questa sezione, poiché il mio approdo, qui, è connesso alle scorrettezze (per usare un eufemismo) del "personaggio" in questione: mi chiamo G., ho 27 anni, sono la sorella maggiore di C., e ho intrapreso il percorso di Bilanciamento con il Metodo OG lo scorso luglio, insieme all’altra nostra sorella minore M. (20 anni)…
Mi paleso solo ora, in quanto, sebbene negli ultimi mesi avrei avuto anch’io bisogno di supporto (sia tecnico che morale) da parte di questa comunità (dato che M.F. a mala pena forniva il primo, senza neanche sapere cosa il secondo significasse), non ho mai osato intervenire sul vostro forum per timore di venire “scomunicata” dal Genio stesso, che ancora fino a un paio di mesi fa continuava a “seguire” (se due righe di “consulenza” ogni venti giorni possono significare ciò) sia me che mia sorella.

In verità, avevo incominciato il bilanciamento in luglio con G. (era stato il Genio ad inviarmi da lui), ed ero stata poi dirottata verso il Genio soltanto al tempo in cui i “proscritti” collaboratori furono allontanati dall’amministrazione OG.
Da allora, per alcuni mesi, ho continuato a ricevere le consulenze di costui (anche se, come sapete, queste si limitavano a poche righe, in cui nessun sintomo conseguente il bilanciamento veniva considerato - anzi, se gli si chiedeva un consiglio per dolori o problemi connessi al bilanciamento, l’e-mail veniva praticamente cestinata -) , almeno fino allo scorso mese, tempo in cui (senza che io, personalmente, avessi commesso nessun torto nei suoi confronti) non ricevetti alcuna risposta alla mia e-mail per la richiesta della consulenza.
In principio ritenni che potesse non aver ricevuto la mia e-mail, magari per un errore nell’invio del messaggio e gliene inviai così altre tre o quattro, anche da differenti indirizzi di posta… Ma tutto taceva: nessuna risposta dal Genio.
Continuavo così ad aspettare, fino a che, pochi giorni fa, mia sorella mi riferisce di una schermaglia tra lei e il Genio, in cui lui dichiara di non avere più intenzione di seguirla, dato l’inasprirsi del suo rapporto con C.! Ma, dico io, ci rendiamo conto?

Ma non è finita qui: scioccata dal contenuto e dai toni (da vero impunito!) di quella e-mail indirizzata a mia sorella, lo contatto per esprimergli la mia indignazione e per ricordargli il suo “obbligo professionale” a seguire entrambe fino a fine bilanciamento (come secondo i patti).
Segue così uno scambio di e-mail in cui lui ribadisce di non avere affatto intenzione di seguire né me, né lei, a meno che non lo aiutiamo, udite, udite, a… denunciare mio fratello e gli altri ex-collaboratori!
Non sto scherzando, ha reiterato la proposta indecente svariate volte… un ignobile ricatto che ha del tragicomico!
Ha persino aggiunto (forse dimentico che l’accordo originale, testimoniato dalla pubblicità presente sul suo sito al momento in cui M. ed io incominciammo, era di seguirci - in teoria GRATUITAMENTE - fino al conseguimento della simmetria!) di non avere a suo avviso alcun obbligo di seguirci, lagnandosi stupito del fatto che si potesse pensare che non fosse suo diritto “decidere cosa fare” a suo piacimento, senza il consenso dei pazienti-clienti!

E’ poi seguita, da parte sua, un’indecente sequela di menzogne (con lo scopo evidente di auto-giustificarsi), in cui sosteneva che non fossi stata una bilanciante “modello”, perché, a suo dire, non avrei seguito le regole: non sarei stata costante e non avrei ancora inviato alcun pagamento per le consulenze… Menzogne spudorate che fanno salire il sangue al cervello: pensate che fu lui, il novembre scorso, a scrivermi che avrei potuto contattarlo con minore frequenza, dato che stavo procedendo bene (sarà stato vero, poi?), e che nell’ultima e-mail (per la 4°consulenza) gli chiedevo proprio come avrei potuto effettuare il pagamento all’e-mail successiva, dal momento che le regola prevedeva giustappunto il pagamento dalla quinta consulenza!
Dulcis in fundo, conclude minacciando di riportare le mie “ingiurie” alla… magistratura???!!! …E ribadendo l’invito mafioso a “ragionare” (ovvero ad allearmi con lui per denunciare mio fratello!), soggiungendo che mi starei comportando come un’ingrata... Siamo al delirio.

In ogni caso, ecco dunque un’ennesima vittima della follia di quest’uomo. Un uomo che un tempo lontano stimai... com’è dura l’amara verità!

G."

A voi le libere conclusioni..